ESCLUSIVO PER CITTADINI BRASILIANI
che vogliono ottenere al cittadinanza italiana
Grazie al nostro team di esperti abbiamo già aiutato +100 cittadini Brasiliani che discendono da seconde, terze o quarte generazioni di cittadini Italiani emigrati all'estero.
Lavorare in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea;
Assistenza sanitaria gratuita prevista dal servizio sanitario nazionale;
Possedere la doppia Cittadinanza, ti darà il diritto di andare in pensione in Europa, ricevendo la tua pensione in euro;
Il Cittadino Europeo ha facilitazioni per viaggiare senza Visto per gli Stati Uniti, il Canada ed il Giappone.
Tutti i discendenti di Italiani (figli, nipoti, pronipoti…) hanno il diritto al riconoscimento della Cittadinanza Italiana, purché dimostrato da documenti e rispettate alcune regole.
Sfortunatamente, al momento attuale, le liste d’attesa del Consolato procedono a rilento, ma grazie al nostro supporto siam certi (se disponi dei requisiti) di fartela ottenere in tempo record.
Ascolto, Preparazione & Efficacia
Una concezione di Studio Legale orientata ad avvicinare le persone e le imprese alla figura dell’Avvocato.
Non più un Professionista inarrivabile, cui rivolgersi per risolvere problemi già maturati, ma un valido supporto cui affidarsi ancor prima che le controversie sorgano, in un’ottica di collaborazione proficua nei momenti più importanti della vita.
La cittadinanza italiana jure sanguinis si trasmette dall’avo italiano – nato in Italia – ai discendenti (a condizione che non vi sia stata perdita della cittadinanza italiana per acquisizione di cittadinanza straniera) senza interruzione e senza limiti generazionali. L’unica eccezione riguarda i discendenti per via materna, se la donna nella sua linea di discendenza ha avuto figli prima del 01/01/1948. Infatti, se esiste una donna in linea di trasmissione della cittadinanza (bisnonna, nonna, madre), solo i suoi figli (e quindi i suoi discendenti), nati dopo tale data, possono richiedere la cittadinanza italiana tramite consolato o Comune.
L’unico dovere del cittadino italiano residente all’estero è quello di tenere aggiornata l’anagrafe consolare del proprio nucleo familiare. Il mancato adempimento di questo dovere comporta l’impossibilità per il cittadino italiano di richiedere i servizi consolari.
Il voto non è obbligatorio.
Sì, tutta la documentazione che non è stata rilasciata in Italia deve essere tradotta e apostillata, e la traduzione deve essere fatta da un traduttore giurato. Le traduzioni, così come gli originali, devono essere apostillate.
L’Estratto dell’Atto di Nascita, in originale, rilasciato dal Comune competente, contenente la filiazione. Questo documento deve essere richiesto direttamente al Comune italiano in cui è nato l’ascendente. Se il Comune comunica che non è possibile rilasciare l’Estratto dell’Atto di nascita perché l’ascendente è nato quando in Italia non esistevano i registri civili, si può presentare il Certificato di Battesimo, anch’esso in originale, rilasciato dalla parrocchia locale, contenente la filiazione, e legalizzato dalla Curia Vescovile competente. Anche gli eventuali certificati di matrimonio e di morte avvenuti in Italia devono essere presentati in originale.
Dovrà presente il Certificato di Naturalizzazione, rilasciato dal Ministero della Giustizia brasiliano http://www.justica.gov.br/acesso-a-sistemas/e-certidao. La traduzione giurata di questo documento, così come l’originale, deve essere apostillata.
Il Certificato Negativo di Naturalizzazione, rilasciato dal Ministero della Giustizia Brasiliano http://www.justica.gov.br/acesso-a-sistemas/e-certidao. Questo certificato deve riportare tutte le eventuali variazioni ortografiche del nome e/o del cognome dell’antenato italiano che compaiono o sono comparse (in caso di rettifica) nei certificati anagrafici brasiliani. In caso di ascendente vivente, il Certificato Negativo di Naturalizzazione può essere sostituito da una copia della Carta d’Identità per Stranieri (RNE).
Sarà necessario fornire anche il certificato di naturalizzazione negativo/positivo presso le autorità di ogni Paese in cui l’antenato ha risieduto. Le istruzioni su come fornirlo possono essere richieste al Consolato italiano competente per il luogo di rilascio.
Il certificato originale deve essere tradotto direttamente in italiano. Il documento originale e la traduzione devono essere apostillati (nel caso in cui il Paese sia firmatario della Convenzione dell’Aja in materia di legalizzazione dei documenti) o debitamente legalizzati dal Consolato italiano nel relativo Paese.
Istruzioni specifiche al riguardo devono essere richieste direttamente alle rispettive autorità italiane.
È necessario presentare i certificati di tutti i matrimoni, il/i decesso/i del/i coniuge/i precedente/i, o l’eventuale/i divorzio/i, e poi il matrimonio più recente.
Sarà necessario fornire il rispettivo certificato rilasciato dalle autorità del Paese in cui si è verificato l’evento. Il certificato straniero originale deve essere presentato con il riconoscimento del Consolato italiano competente o con l’Apostille e la traduzione dalla lingua straniera direttamente in italiano, anche secondo le indicazioni della locale rappresentanza consolare italiana.
I certificati rilasciati dai seguenti Paesi: Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Francia, Germania, Lussemburgo, Macedonia, Montenegro, Olanda, Polonia, Portogallo, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia devono essere presentati in formato multilingue, come concordato tra questi Paesi e l’Italia. È indispensabile informare l’anagrafe competente per il rilascio di tali certificati che saranno presentati a un’autorità italiana. I certificati multilingue non necessitano di apostille o traduzioni.
Chiedete alle autorità italiane nei Paesi stranieri se i documenti necessitano di apostille (in questo caso, solo la traduzione deve essere legalizzata dall’autorità italiana competente).
CERTIFICATI ANAGRAFICI
Per consentire l’analisi del passaggio della cittadinanza italiana tra le generazioni della famiglia, sono richiesti tutti i certificati di NASCITA, MATRIMONIO ed EVENTUALE MORTE di tutti i discendenti, dall’antenato compreso il richiedente e i suoi figli minori.
Tutti i certificati brasiliani (nascita, matrimonio ed eventuale morte) devono essere presentati in copia originale recente, in formato integrale, con Apostille e accompagnati dalla rispettiva traduzione giurata in lingua italiana, anch’essa apostillata.
Se uno dei discendenti è nato, si è sposato o è morto in un Paese diverso dal Brasile o dall’Italia, è necessario presentare il relativo certificato rilasciato dalle autorità locali competenti. Si consiglia all’interessato di accedere al sito del Consolato italiano competente per la circoscrizione in cui è stato rilasciato il certificato, al fine di presentarlo correttamente, ottenendo ulteriori informazioni sulle modalità di apostillazione o legalizzazione sia del documento che della rispettiva traduzione giurata. Non sono accettate le trascrizioni brasiliane.
INFORMAZIONE IMPORTANTE!
Se il richiedente è divorziato, la semplice annotazione del divorzio nell’atto di matrimonio non è sufficiente per la sua registrazione in Italia. È necessario presentare l’atto di divorzio debitamente tradotto.
– Petizione iniziale | Petição inicial
– Verbale di istruzione e processo | Ata de Instrução e Julgamento
– Sentenza | Sentença
– Transito in giudicato | Trânsito em julgado (di solito un timbro sulle ultime pagine del procedimento).
Se il richiedente ha adottato dei bambini, è necessario presentare l’iter di adozione affinché anche la sentenza brasiliana sia omologata dal tribunale italiano competente. Una volta omologata, si procederà alla registrazione dell’atto di nascita del bambino e al riconoscimento della cittadinanza italiana. Per informazioni su come presentare questa documentazione, cliccare qui.
Nell’atto di nascita di bambini i cui genitori non sono sposati, è necessario indicare chiaramente chi è stato il dichiarante, cioè chi si è presentato all’anagrafe per dichiarare la nascita. Se entrambi i genitori sono stati i dichiaranti, si deve scrivere che “i genitori sono stati i dichiaranti”.
Se solo uno dei genitori era il dichiarante, il certificato di nascita deve essere accompagnato da un atto pubblico di riconoscimento della madre o del padre. Clicca qui per informazioni su come presentare questa documentazione ATTENZIONE: Nel caso in cui il figlio in questione abbia più di 18 anni, si consiglia di attendere la richiesta di questo Consolato Generale (dopo la consegna del processo nella data prevista) per fare questo atto, che ha 1 anno di validità. In questo caso specifico, durante l’analisi del processo, questo Consolato Generale, programmerà direttamente con l’interessato la procedura di “Elezione”.
DIVORZIO CONSENSUALE
Se uno degli ascendenti è nato in Brasile prima del 01/01/1889, è possibile presentare il relativo Certificato di Battesimo rilasciato dalla Parrocchia, debitamente legalizzato dalla Curia Vescovile competente. Saranno accettati anche i certificati di matrimonio religioso rilasciati dalla parrocchia in caso di celebrazione fino al 24/06/1890, anch’essi legalizzati dalla Curia.
Nei casi di nascite e matrimoni avvenuti dopo queste date, saranno accettati solo i certificati rilasciati dall’Ufficio Anagrafe.
Le donne che si sono sposate con un cittadino italiano prima del 27 aprile 1983 hanno diritto al riconoscimento automatico della cittadinanza quando viene riconosciuta quella del marito. A tal fine, devono presentare il proprio atto di nascita in originale recente, con traduzione e apostille.
I coniugi che si sono sposati dopo il 27 aprile 1983, indipendentemente dalla data di matrimonio, non hanno diritto automatico alla cittadinanza italiana. Gli interessati possono richiedere la naturalizzazione italiana per matrimonio solo dopo che il coniuge è cittadino italiano e l’atto di matrimonio è già stato registrato in un Comune italiano.
Se si tratta di certificati di ascendenti deceduti o di persone non interessate al riconoscimento della cittadinanza italiana, non si deve richiedere la rettifica di tali documenti al Tribunale brasiliano (ad esempio, un ascendente italiano si chiamava Giovanni Battista Bianco e il certificato di morte riporta João Batista Bianco o Giovani Branco o Batista Bianco), sempre che non ci siano dubbi sull’identificazione dell’ascendente e sulla linea di trasmissione della cittadinanza. Se al momento dell’analisi si verifica la necessità di rettifiche, verranno richiesti nuovi documenti.
Tuttavia, nel caso in cui gli atti di stato civile dei richiedenti presentino divergenze nel nome (ad esempio, nel caso di nascita di Evelina e nel caso di matrimonio di Evelina), nel cognome (nel caso di nascita di Rossi e nel caso di matrimonio di Rozzi), o anche nelle date o nei luoghi di nascita, devono essere uniformati con i dati corretti e deve essere presentato l’intero contenuto dell’atto – indicando chiaramente tutte le rettifiche effettuate. Se le modifiche apportate alla documentazione fanno sorgere dubbi sull’identità della persona, potrà essere richiesta ulteriore documentazione.
Mi sono affidato a lei per un indennizzo dopo un incidente in auto. Mi ha seguito a distanza. Impeccabile!
Mi ha seguita per una pratica assicurativa a seguito di un incidente e per un contenzioso al lavoro. Precisa, molto disponibile, onesta e affidabile. Una garanzia.
preparatissima! Nulla da eccepire.
scrupolosa, attenta e comprensiva. Il nostro avvocato di famiglia da anni. Straconsigliata.
quando un professionista lavora con passione i risultati sono scontati, ovviamente super soddisfatto.
Risposte veloci. E’ sempre presente!
seguita a distanza esattamente come se fossi ogni volta nel suo studio. Felice di averla conosciuta.
Conosco da diversi anni anni l’avvocato a cui mi rivolgo con sempre grande fiducia.
Molto più che una semplice professionista. Molto soddisfatto.
Semplicemente Grazie!
07026 (SS) Olbia, Via F. Talenti, 47
+39 345.5990060 | Telefax: 0789.1712101
studiolegalemariotti.pamela@gmail.com
PEC: pamelamariotti@puntopec.it
Lunedì – Venerdì:
09:30-13:00 / 16:00-19:00
Sabato e Domenica: Chiuso